lunedì 13 aprile 2020

STEP #08 NEI DIALOGHI DI PLATONE

Accademia di Platone
Nel dialogo intitolato "Amanti" Platone narra di come Socrate e due anonimi, conversando all'interno del ginnasio del maestro Dioniso, indagano attorno allo statuto della filosofia. 
Al termine della discussione è ben chiara l'immagine della filosofia che Platone, per mezzo di Socrate, vuole far emergere: la filosofia non è pura erudizione ma è una disciplina essenziale per l'esercizio della politica, considerata una delle arti più nobili per un ateniese. 
Dal dialogo si evince una lucida descrizione dell'uomo filosofo, concepito come colui che conosce un po' di tutte le arti, la cui conoscenza non è equiparabile a quella del rispettivo esperto in un'arte specifica, ma che nell'insieme lo elevano dalla massa degli uomini comuni. Il filosofo, dunque, si rivela un uomo efficiente che ha fatto delle sue molteplici conoscenze la chiave per poter prendere decisioni sagge, giudicare e amministrare la giustizia.Di seguito riporto una citazione simbolo del concetto espresso nel dialogo: 
«Quando un medico prescrive una medicina ai malati, non è vergogna per il filosofo non poter seguire quanto si dice né contribuire in nulla a quanto si dice o si fa, e così pure quando qualunque altro specialista si comporti in modo analogo, varrà lo stesso discorso. Ma quando si tratta di un giudice o di un re o di qualcun altro di coloro che abbiamo passato in rassegna, non è vergogna per il filosofo non poterli seguire o contribuire in qualcosa?»


RiferimentoAmanti_dialogo_Platone

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