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mercoledì 10 giugno 2020

STEP #24 LA SINTESI FINALE

La parola attorno al quale è stato ideato e costruito l'intero blog è "Efficienza", e l'obiettivo di questo mio lavoro è quello di trasmettere come tante tematiche diverse e sconnesse tra loro possano talvolta intrecciarsi e fare capo ad un'unica singola parola comune, e vi assicuro che tutto ciò è risultato molto interessante.
E' dalla definizione etimologica del termine da me analizzato che prende le mosse il mio blog e da come questo venga interpretato e pronunciato in svariate lingue straniere. Successivamente viene tracciata una sorta di "storiografia personale della parola", ovvero un'analisi della mia interpretazione di come la storia abbia portato alla nascita della parola efficienza e del motivo per cui la parola stessa fosse proprio composta in questo modo.
Dopo aver posto le basi etimologiche, il blog prosegue con la pubblicazione di un'immagine da me disegnata, una raffigurazione molto semplice ma dotata di una grande forza comunicativa, il cui scopo è quello di rievocare ciò che appare nella mia mente quando penso al termine efficienza
Da qui in avanti si entra nel vivo del blog, nella parte in cui gli argomenti più disparati vengono connessi col termine, con il risultato di una grande rete virtuale (metaforicamente parlando) i cui nodi sono rappresentati dai diversi argomenti trattati e la fune che li collega sia rappresentata dal termine. Basti pensare a come si sia trovato un collegamento con la mitologia citando il mito di Prometeo che ruba il fuoco, elemento che ha reso l'uomo efficiente, o a come l'efficienza sia stata una caratteristica di importanti personaggi nelle fiabe o di quelli presenti nei dialoghi di Platone.
Nell'ambito della comunicazione l'efficienza è ovunque presente, dalle pubblicitàimmediato veicolo di informazioni di ogni tipo, all'arte, colei che genera un rapporto visivo con l'osservatore, ai testi delle canzoni o al cinema, entrambi dal grande impatto psico-sociale.
Nell'ambito della letteratura filosofica gli spunti sono stati molteplici: dal pensiero moderno di Thomas More alla filosofia contemporanea di Hannah Arendt, dall'ingarbugliato pensiero leopardiano nello Zibaldone, alla trattazione dell' utopia platonica e molto altro.
Inoltre, essendo io stessa una studentessa di ingegneria al Politecnico di Torino non potevo non citare la presenza dell'efficienza all'interno dell'ingegneria stessa e non avrei potuto scegliere personaggio migliore di Nicolàs Carnot come testimonial del mio termine.
Voglio inoltre sottolineare come nonostante la situazione sanitaria che ha colpito il mondo in questo momento ci abbia costretti a rimanere in casa per molto tempo (guarda come l'efficienza sia stata presente nella situazione Covid-19), l'aver creato questo mondo virtuale mi ha permesso di viaggiare con la mente e di scoprire fatti di cronaca o importanti sviluppi ambientali legati alla mia parola di cui ignoravo l'esistenza.
Come ultimo grande argomento viene trattato il tema dell'etica, e di come questa prescinda da tutto e sia presente in ogni ambito.

Vorrei ora precisare che quelli da me citati sono soltanto una piccola parte di tutti gli argomenti che ho analizzato nel corso del mio lavoro, e che forse poco più di un'attenta occhiata vi permetterà di cogliere quanto la realtà sia poliedrica e come ciascuna sua singola sfaccettatura meriti una trattazione ben più lunga dell'intero blog. Vorrei inoltre che il mio sia un invito a farsi venire la "fame di informazione", per questo spero che sia sempre felice chi non smetta d'essere curioso e che possieda il coraggio di lasciarsi alle spalle la banale comune ignoranza!

STEP #23 UNA MAPPA CONCETTUALE


Efficienza




martedì 9 giugno 2020

STEP #22 UNA SERIE TV

Episodio I La fame del successo

Elizabeth Schimdt è la giovane protagonista di questa vicenda ambientata nella Germania nella seconda metà del del XXI secolo.
La ragazza, ambiziosa e molto intelligente, è a capo di una nota azienda di autovetture con sede vicino a Berlino, e diventa famosa a livello nazionale perché una volta ereditate le redini dell'azienda dal padre che, stanco, decide di ritirarsi e godersi gli ultimi suoi anni di vita, ne fa aumentare in pochissimo tempo i guadagni e le sedi all'interno dello Stato. Ciò avviene perché riesce a trovare il modo di produrre tantissime autovetture ogni giorno, sebbene questo fosse significato rinunciare alla realizzazione di progetti eco sostenibili, e anzi, avesse portato ad un aumento non indifferente dell'inquinamento da parte di tutte le sedi. Nonostante ciò, Elizabeth è felice perché non le manca nulla dalla vita: il lavoro va a gonfie vele, le entrate sono cospicue ed è ammirata da tutti.


Episodio II - Il danno

Con il passare degli anni Elizabeth viene sanzionata ripetute volte a causa delle emissioni nocive delle sue aziende: lei ha sempre deciso di pagare tutto piuttosto che convertirsi ad un'etica che tenesse conto dei problemi ambientali. Dopo molto tempo però, iniziano a sopraggiungere gravi problemi alla flora ed alla fauna marine e terrestri nei pressi delle sedi delle imprese: i torrenti d'acqua nelle vicinanze fungevano da scarico per le aziende ed erano divenuti corsi fangosi pieni di scorie radioattive, le piante smettevano di crescere, gli uccelli si intossicavano respirando il fumo emesso dalle ciminiere.
Elizabeth sapeva bene che la sua importante posizione all'interno del mercato sia estero sia nazionale le avrebbe consentito di evitare ripercussioni per il danno ambientale che le sue ditte stavano generando, ma allo stesso tempo vedeva distruggersi attorno a sé tutto lo spettacolo naturale all'interno del quale era nata e cresciuta.

Così, forte dell'idea di salvare e ripristinare il paesaggio, decide di intervenire, di fare qualcosa.

Episodio III - La svolta

La giovane inizia con il cambiare radicalmente i suoi metodi di produzione, interessandosi su nuovissimi sistemi energeticamente efficienti e all'avanguardia. Scopre la validità delle celle fotovoltaiche e decide di dotare tutte le sue sedi di grandissimi pannelli solari. Successivamente promuove diverse campagne eco-friendly, converte la sua impresa in una no-profit e lancia tantissime raccolte fondi per aiutare a spargere il messaggio dell'importanza della salvaguardia ambientale.
Elizabeth capisce inoltre che il guadagno "naturale" che ne trasse non sarebbe mai stato equiparabile a nessuna somma di denaro e, proprio per questo, decide di lasciare la guida dell'azienda ad un suo collaboratore, per potersi dedicare interamente allo spargimento di questo nobile messaggio.

mercoledì 3 giugno 2020

STEP #21 NELL'ETICA

Efficienza, ideologia e codice etico:
le organizzazioni non profit

Sentiamo spesso parlare delle organizzazioni "non-profit", ma ci siamo mai chiesti cosa significhino veramente? Il termine inglese vuole definire un'organizzazione non a scopo di lucro, cioè un'organizzazione che non è destinata alla realizzazione di profitti ma che reinveste gli utili interamente per gli scopi organizzativi.
La nozione ha cominciato a delinearsi dal 1950 presso i paesi economicamente più progrediti, insieme ad un' attenzione sociale per le attività di solidarietà, favorita sia dal miglioramento delle condizioni economiche generali, sia dalla diffusione dell'informazione, che ha agevolato la conoscenza di particolari situazioni di disagio nel mondo.
Rientrano dunque nella categoria "nonprofit" tutte le organizzazioni cui sia applicabile la disciplina riservata alle organizzazioni non lucrative di attività di utile sociale (ONLUS) e anche quelle che potrebbero presentare caratteristiche affini.
In base alla loro struttura e al loro tipo di status giuridico, la legislazione italiana distingue gli enti che compongono il mondo del non profit in cinque differenti tipologie:
1) le organizzazioni non governative (ONG);
2) le organizzazioni di volontariato (ODV);
3) le cooperative sociali (APS);
4) le fondazioni ex bancarie;
5) le associazioni di promozioni sociali.

 Esempi  di interventi nonprofit nell'ambito della "Finanza ed etica"
La finanza etica nasce per sostenere le attività di promozione umana e socio ambientale e pone al centro della sua attività la persona e non il capitale; tale sistema garantisce credito ai soggetti che hanno un progetto socialmente importante ma che non ottengono finanziamenti dagli istituti bancari tradizionali perché sprovvisti di garanzie patrimoniali.
icona ONLUS
Tra le organizzazioni fondatrici, la più rilevante è l' Associazione finanza etica, attiva sin dalla fine degli anni settanta, la quale si propone di far crescere la cultura della finanza etica.
Esiste anche il consorzio finanziario Etimos, che raccoglie risparmio a sostegno di esperienze micro-imprenditoriali e programmi di micro-finanza nel Sud del mondo.
Interventi di aziende profit
Le aziende profit hanno lo scopo in questo caso lucrativo, prevalentemente volto alla trasformazione di materie prime o semilavorati per ottenere prodotti finiti da vendere ad altri operatori commerciali o agli utilizzatori finali. In questi casi vengono anteposti ad un'etica corretta il guadagno e gli intressi.

martedì 26 maggio 2020

STEP #20 NELLO ZIBALDONE DI LEOPARDI

L'efficienza della commedia

"(...) La Commedia allora principalmente è utile quando fa conoscere il mondo, i suoi pericoli, vizi, vanità, seduzioni, tradimenti, illusioni, ec. ai giovani alle giovinette ec. giacchè ai vecchi che già lo conoscono non serve gran cosa (...)" Zibaldone
Lo Zibaldone è un diario personale scritto dallo scrittore e filosofo Giacomo Leopardi, composto tra il 1817 e il 1832, ricco di pensieri, osservazioni, appunti, riflessioni e aforismi, che pongono le basi ad importanti scritti successivi.
La citazione riportata all'inizio da' voce all'argomento di questo post: l'efficiente funzione formativa svolta dalla commedia nei confronti dei giovani.
Va sicuramente ricordato che all'interno della sua opera Leopardi esprime un chiaro distacco dall'arte teatrale, ed anzi, si pronuncia a riguardo ammettendo che essa (ed in particolare quella drammatica) si fonda su di una finzione, che è quella adoperata dall'attore che mette in atto la scena; al teatro Leopardi contrappone l'arte poetica, sempre vera e genuina, che spinge l'autore a "poetare dall'intimo sentimento suo proprio"
La Commedia dunque può risultare propedeutica ai giovani solo quando tratta del mondo e di tutti i vizi che lo contaminano, in modo da renderli consapevoli degli inganni e dei tradimenti di cui possono essere vittime: Leopardi però afferma inoltre che essa tende ad attirare molto più per gli intrecci della trama piuttosto che dalle prediche cui gli attori sono sottoposti, così da trarre la gioventù quasi in inganno, e per questo chiama i giovani a cogliere dalla rappresentazione teatrale soltanto quella sana persuasione per mezzo della quale la commedia vuole rappresentare la "cosa dal vivo e al naturale"; in fondo, secondo l'autore, la vita dell'uomo è un po'come un' opera teatrale in cui non esiste il pubblico ma tutti sono attori e veri protagonisti.
Copertina della prima edizione (vol. VI, 1900)

Riferimenti: Zibaldone versione pdf

STEP #19 NELL'UTOPIA

Platone e l'utopia politica:
uno Stato efficiente e (ir)realizzabile

Ci troviamo in Grecia, verso il 390 a.C. quando Platone iniziò a scrivere la sua opera in forma dialogica passata oggi sotto il nome Repubblica.

Frammento papiraceo della Repubblica
L’oggetto del dialogo, cui prendono parte Socrate, Glaucone, Polemarco, Adimanto, Cefalo e Trasimaco, è la costruzione di una perfetta comunità politica e sociale, un modello ideale di Stato il cui assunto fondamentale è la necessità che a governare siano i filosofi (o che i governanti siano filosofi). Platone è ben consapevole che l'atto del governare sia complicato e che richieda, da parte di chi esercita il potere, di comprendere il bene collettivo e di tradurlo successivamente in leggi, ed anzi, si interroga sul motivo che spinge l'uomo a prendere parte ad una disciplina così complessa come la politica, spesso affidata alla massa amorfa o a pochi incompetenti. Secondo Platone quindi, né la democrazia e né l’oligarchia possono essere riguardate come modello politico in grado di garantire la giustizia. La giustizia rimane dunque per il filosofo la condizione fondamentale della nascita e della vita dello stato e ciò in cui risiede la felicità di ciascun abitante.

Secondo Platone la comunità deve essere divisa in tre classi:
-governanti (caratterizzati dalla saggezza);
-guerrieri (caratterizzati dal coraggio);
-cittadini-lavoratori (dotati di temperanza).

L’appartenenza ad una o ad un’altra classe è dettata, nello stato platonico, da fatti antropologico-psicologici, cioè dalla prevalenza nella psyché del singolo della parte razionale (governanti), concupiscibile (lavoratori) o irascibile (guerrieri), ovvero dalle qualità individuali. Ecco perché in Platone non si può parlare di caste, ma si deve parlare di classi: una certa mobilità sociale è ammessa. 
L' aspetto fondamentale di questo stato risiede nella tesi economica dell’eliminazione della proprietà privata e nella tesi sessuale dell’eliminazione della famiglia e della parificazione uomo-donna.

OperaRepubblica

lunedì 25 maggio 2020

STEP #18 NELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA

Hannah Arendt e l'efficienza dei campi nazisti


Hannah Arednt nel 1975
Hannah Arendt (1906-1975) fu una scrittrice, politologa, filosofa e storica tedesca di origini ebree e successivamente naturalizzata statunitense, divenuta famosa perché si mostrò intellettualmente molto attiva sul fronte della Shoah. La Arendt scrisse diversi libri a proposito di tale argomento, in alcuni dei quali affrontò in maniera molto lucida il "male" presente nell'uomo e di come questo condizioni le sue azioni, ed uno dei libri divenuti più importanti è sicuramente "La banalità del male" scritto in occasione del processo di Adolf Eichmann.

Secondo la scrittrice, i campi di concentramento nazisti furono, più che strumenti e luoghi di repressione, l'incarnazione del "dominio totale" perseguito dai regimi totalitari, alla stregua di laboratori sperimentali di un progetto di completa sottomissione degli esseri umani.Nella sua opera "Le origini del totalitarismo", la Arendt afferma che i campi di concentramento e di stermino sono serviti al regime totalitario come "laboratori per la verifica della sua pretesa di dominio assoluto sull'uomo".
E proprio rispetto a questo, tutti gli altri esperimenti rivestono un'importanza secondaria, non esclusi quelli compiuti nel campo della medicina, i cui orrori sono stati riferiti per esteso nei processi contro i medici del III Reich. Il dominio totale, da lei più volte citato, è possibile soltanto se ogni persona viene ridotta ad un'immutabile identità di reazioni in modo che ciascuno di questi fasci di reazione possa essere scambiato con qualsiasi altro, così da fabbricare qualcosa che non è mai esistito prima, come un tipo umano simile agli animali, la cui unica "libertà" consisterebbe nel "preservare la specie". 

Insomma, la scrittrice preme molto sul fatto che i Lager servirono per eliminare la spontaneità stessa dei prigionieri, spontaneità intesa come espressione del comportamento umano, e di trasformare l'uomo in un oggetto. Ovviamente tutto ciò non sarebbe mai potuto succedere in situazioni normali, questo perché la personalità e la spontaneità di ognuno sono l'essenza imprescindibile degli esseri umani, caratterizzandoli e differenziandoli: la macchina nazista fu efficiente perché ci riuscì.
Campo di concentramento di Birkenau, Polonia
RiferiementiLe origini del totalitarismo

domenica 17 maggio 2020

STEP #17 ABBECEDARIO

Aerodinamica
Benessere
Capacità
Dinamica
Funzionalità
Garanzia
High tech
Joule
Know-how
Logica
Misura
Operosità
Qualità
Utilità
Velocità
Zelo

mercoledì 13 maggio 2020

STEP #16 PERSONAGGIO TESTIMONIAL

Come personaggio rappresentante del tema dell'efficienza ho scelto il noto fisico, ingegnere e matematico francese Nicolas Léonard Sadi Carnot .
Carnot inventò la macchina termica ideale, definita così proprio perché sarebbe stata in grado di produrre rendimento pari ad 1, cioè avere un'efficienza termica impossibile da ottenere nella realtà.
Egli si rese conto che il requisito fondamentale per la produzione di forza motrice è la variazione di volume che può verificarsi per qualsiasi mezzo utilizzato e con i gas la variazione di volume è più pronunciata anche per piccoli cambiamenti di temperatura.
La produzione di forza motrice per cui non è dovuta ad un consumo di calorico, ma al suo trasporto da un corpo caldo ad un corpo freddo.
Carnot assume dunque come verità autoevidente la proposizione:

“Ogni volta che esiste una differenza di temperatura, la forza motrice può essere prodotta”

Nicolas Léonard Sadi Carnot nell'uniforme
scolastica dell' Ecole Politechnique
 

STEP #15 LIMITI DELLO SVILUPPO

Il Rapporto sui limiti dello sviluppo è un testo che fu pubblicato nel 1972 da Donella Meadows, Dennis L. Meadows, Jorgen Rnders e William W. Behrens III.
Il rapporto predice le conseguenze della continua crescita della popolazione sull'ecosistema terrestre e sulla sopravvivenza stessa della specie umana e vuole denunciare il fatto che se il tasso di crescita della popolazione, della produzione di cibo, dell'inquinamentodell'industrializzazione e dello sfruttamento delle risorse sarebbe continuato inalterato, i limiti dello sviluppo sul nostro pianeta sarebbero stati raggiunti in un momento imprecisato ma entro i prossimi cento anni, col risultato di un declino catastrofico. Sarà finalmente possibile modificare i tassi di sviluppo e giungere ad una condizione di stabilità ecologica ed economica, solo quando le necessità di ciascuna persona sulla terra saranno soddisfatte e ciascuno avrà uguali opportunità di realizzare il proprio potenziale.
In uno scenario di queste dimensioni l'efficienza svolge un ruolo fondamentale nella lotta per la salvaguardia dell'ambiente, poiché si rivolge alla continua
 ricerca di mezzi che migliorino la qualità della vita del consumatore e che siano contemporaneamente ecosostenibiliOvviamente affinché siano considerate "scelte efficienti" devono avere un rendimento non indifferente rispetto alle risorse utilizzate, ed in generale essere modernizzate e migliorate rispetto alle versioni precedenti.
Veniamo a noi, "
Quanta energia solare potrebbe produrre il Sahara?", domanda alla quale si è cercato da molti anni di dare una risposta. E' noto che l'irraggiamento solare del Nord Africa è 3 volte superiore alla media europea al punto che basterebbe trasformarne una piccola parte in una "centrale solare" per coprire il fabbisogno europeo. 
Il tedesco Gerhard Kneis, esperto in fisica delle particelle, nel 1986 calcolò la quantità di energia necessaria per soddisfare il fabbisogno dell'umanità pensando di sfruttare l'energia pulita del Sole raccolta delle zone desertiche nel nostro pianeta.
Knies stimò che in sei ore i deserti di tutto il mondo ricevono più energia di quanto l'umanità ne consumi in un anno.

«Secondo il ricercatore, un'area di circa 28mila chilometri quadrati (poco più della Sicilia), se ricoperta di pannelli solari potrebbe produrre energia sufficiente alle esigenze europee, riducendo inoltre la necessità del Vecchio Continente di importare petrolio e gas da altri Paesi. L'attenzione, già da molti anni, si è ovviamente concentrata sul deserto africano del Sahara: talmente esteso che, se fosse una nazione, sarebbe la quinta più grande del mondo»
dalla rivista "Focus".
Chiaramente ci sono già stati progetti mirati all'estrazione di energia solare dal deserto del Sahara ed il più importante fu promosso nel 2009 dallo stesso Knies per realizzare entro il 2050 una vasta rete di campi di energia eolica e di pannelli solari in Medio Oriente e nel Nord Africa, ma si arenò pochi anni dopo  per i costi molto alti e per le complessità politiche e commerciali. Altri progetti sono ora in fase di studio o di realizzazione, ma sono comunque numerosi gli impianti di dimensioni relativamente contenute che già operano nel Sahara.

Il mega impianto solare del Marocco, costruito nel deserto del Sahara,
vicino alla città di Ouarzazate , la più grande centrale
solare termodinamica del mondo



mercoledì 6 maggio 2020

STEP #14 CRONACA

Testata digitale della rivista "Futuro prossimo - Il mondo di domani"
articolo del 20-04-2020
Gli scienziati del National Renewable Energy Laboratory (NREL, il principale laboratorio nazionale del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti d'America, situato a Golden) hanno fabbricato una cella solare con un’efficienza di quasi il 50%.
Questa cella a sei giunzioni detiene attualmente il record mondiale per la più alta efficienza di conversione solare al 47,1%. 
John Geisz, lo scienziato-autore principale del nuovo paper sul pannello solare da record, dice: «Questo dispositivo dimostra davvero lo straordinario potenziale dei pannelli solari multigiunzione».
Per costruire il dispositivo, i ricercatori NREL hanno fatto affidamento sui materiali III-V (chiamati così per la posizione sulla tavola periodica) poiché detengono ampie proprietà di assorbimento della luce.
Ciascuna delle sei giunzioni del pannello è progettata per catturare la luce da una specifica parte dello spettro solare; il dispositivo, pur contendendo all'incirca 140 strati di vari materiali III-V per supportare le prestazioni di queste giunzioni, è tre volte più stretto di un capello umano! A causa della natura altamente efficiente e dei costi associati alla loro realizzazione, le celle solari III-V sono spesso utilizzate per alimentare i satelliti.
John Geisz (a sinistra) e
il collaboratore Ryan France
Continua Geisz: «Un modo per ridurre i costi è quello di ridurre l’area richiesta», e ciò lo si può realizzare usando uno specchio per catturare la luce e focalizzandola su di un punto, in modo da ridurre di mille volte la quantità del materiale necessario rispetto ad una cella di silicio a piastra piatta. Un ulteriore vantaggio è che l’efficienza aumenta quando si concentra la luce.
Purtroppo non sarà MAI possibile ottenere il 100% dell'efficienza poiché esistono dei limiti fondamentali imposti dalla termodinamica, ma risulta già sorprendente l'aver quasi raggiunto il 50%.

L’articolo “Six-junction III-V solar cells with 47.1% conversion efficiency under 143 suns concentration” è stato inoltre pubblicato sulla rivista Nature ENERGY

RiferimentiNuovo record di efficienza
Può inoltre risultare interessante la lettura di questi due post del blog: Efficienza energeticaEfficienza in ingegneria.

STEP #13 INGEGNERIA: EFFICIENZA TERMODINAMICA

L'efficienza termodinamica (meglio nota come rendimento) in una conversione di energia è il rapporto tra il lavoro meccanico compiuto e l'energia fornita al sistema.
Il rendimento di primo principio, è un numero adimensionale che caratterizza l'efficienza del processo di conversione della forma di energia in ingresso in quella di uscita.
Essa è espressa come valore compreso tra 0 e 1 (talvolta sotto forma di percentuale):
Q(ass) = energia assorbita da parte del sistema dall'esterno
Per comprendere meglio, si consideri una macchina termica (l'esempio più semplice di interazione tra sistemi) e si supponga che essa sia caratterizzata da:• un serbatoio di calore caldo con una temperatura costante  in grado di assorbire o cedere una quantità di calore pari a ;
un serbatoio di calore freddo con una temperatura costante  in grado di assorbire o cedere una quantità di calore pari a  ;
• un serbatoio di lavoro in grado di assorbire o produrre lavoro ;
l'entropia totale di irreversibilità del sistema  (nulla in caso di sistema ideale reversibile).
A seconda del verso dei flussi di lavoro e calore della macchina termica, è possibile distingue due diverse tipologie di macchina termica, quella motrice e quella operatrice.

Diagramma di una macchina termodinamica motrice: la sorgente calda a temperatura Tcede il calore QH, la macchina termica cede il calore QH alla sorgente fredda a temperatura TC; la macchina termica compie lavoro W sull'ambiente esterno; il diagramma di una macchina termodinamica operatrice risulta essere lo stesso ma con il verso di QH, Qc, W invertiti
Nelle macchine motrici ciò che si vuole ottenere è lavoro attraverso la conversione del calore caldo .Nelle macchine operatrici  quello che si vuole ottenere è calore, grazie all'utilizzo di lavoro, ed in particolare si possono distinguere la pompa di calore che vuole ottenere calore caldo, e il frigorifero che vuole ottenere calore freddo.
Il rendimento di secondo principio rappresenta la capacità di un processo reale di tendere alle prestazioni di funzionamento di un processo ideale o reversibile, la cui formula è:

e poiché  allora 

Tale rendimento può essere unitario nel caso in cui la macchina considerata sia già essa stessa una macchina reversibile.

Per la macchina termica, Carnot ha scoperto che il rendimento della cosiddetta macchina di Carnot è funzione delle temperature assolute delle sorgenti tra cui essa lavora:

  quindi   ,  dove T1 > T2.

N.B. Il 2° principio della termodinamica sancisce l'impossibilità teorica di realizzare un sistema che possegga un rendimento maggiore di quello della macchina di Carnot (il quale sarebbe uguale a 1se T2 assumesse il valore di 0 K( = -273 °C) o se T1 tendesse ad infinito.

RiferimentiThermal Efficienc, consiglio inoltre di dare un'occhiata al seguente sito: Philosophy Engeneering 

venerdì 1 maggio 2020

STEP #12 TOMMASO MORO E IL SOGNO DI UNA SOCIETA' EFFICIENTE


L'isola di Utopia. Xilografia dalla 
prima edizione dell'opera omonima, 
Lovanio 1516.
Utopìa è un romanzo del filosofo e politico inglese Tommaso Moro, pubblicato nel 1516. Per la stesura di questo scritto, l'autore si è ispirato all'opera La Repubblica del filosofo greco Platone, anch'essa scritta in forma dialogica.In Utopia si ha il progetto di una nazione ideale e vengono trattati argomenti come la filosofia, la politica, l'economia e l'etica..
Utopia esprime il sogno rinascimentale di una società pacifica dove è la cultura a dominare e a regolare la vita degli uomini.

L'opera è suddivisa in due libri. Nella primo Moro presenta l'Inghilterra del XV secolo, e nel secondo avviene la narrazione del viaggio che il protagonista filosofo Raffaele Itlodeo compie per primo nell'isola di Utopia, una societas perfecta divisa in 54 città che, a differenza dell'Inghilterra, ha saputo risolvere i suoi contrasti sociali grazie ad un innovativo sistema di organizzazione politica basatasi sull'abolizione della proprietà privata, sulla condivisione dei beni, sulla convinzione che il commercio sia inutile e sull'impegno di tutto il popolo di lavorare sei ore al giorno nell'ottica di fornire all'isola tutti i beni di cui necessita. Il resto del tempo deve essere dedicato allo studio e al riposo. In questo modo, la comunità di Utopia può sviluppare la propria cultura e vivere in maniera pacifica e tranquilla.
Insomma, in questo romanzo Moro stabilisce le priorità degli abitanti, l'organizzazione politica, sociale e giuridica, gli interessi degli uomini, la tolleranza religiosa (tranne che per gli atei), la suddivisione delle ricchezze: tutto concorre alla delineazione di una società perfattamente efficiente.

RiferimentiL'Utopia
Versione dell'opera interaL'Utopia Tommaso Moro pdf

venerdì 24 aprile 2020

STEP #11 L'EFFICIENZA DEI CONTROLLI MILITARI

Testata del giornale "Il Messaggero" del giorno 20-04-2020
Operazione "strade sicure", Milano
Come è noto a tutti, oltre al personale medico, alle Forze dell'Ordine, alle varie Istituzioni e ai volontari, anche l’Esercito Italiano è stato chiamato per contrastare la diffusione del Covid – 19.
L'intenso contributo dei soldati è diffuso in tutta Italia, dall'allestimento di ospedali da campo (soprattutto in Lombardia) al continuo controllo del territorio e all'applicazione delle misure di contenimento dell’epidemia.
Una delle forme di controllo già utilizzate e criticate è la videosorveglianza via drone. In alcune province italiane, infatti, le Forze dell'Ordine e l'Esercito stesso si sono dotati di droni per sorvolare porzioni di territorio, individuando velocemente gli eventuali trasgressori e permettendo alla Polizia una denuncia quasi immediata.

Personalmente ritengo sia doveroso da parte dello Stato disporre di misure di questo calibro al fine di tutelare la salute e la sicurezza di noi abitanti, a danno di chi, purtroppo, non ha ancora maturato un senso civico, anche minimale. A chi critica l'utilizzo dei droni servendosi della ridondante farsa della "violazione della privacy", mi sento di rispondere affermando che in momenti di crisi come questi è necessario che tutti noi rinunciamo ad una parte della "nostra libertà" per una causa maggiore, cioè quella di aiutare lo Stato nell'impresa di fermare questo devastante disastro.


venerdì 17 aprile 2020

STEP #10 NEL CINEMA

The Founder, 2016
Il film "The founder" del regista John Lee Hancock (2016) è ambientato negli anni Cinquanta e racconta con lucida fedeltà realistica, salvo qualche immancabile espediente narrativo, la storia del protagonista Ray Kroc, un rappresentante di elettrodomestici con poche prospettive, che si intreccia con la nascita della nota catena fast-food americana Mc Donald's.
Una scena emblematica è quella dell'inizio, in cui Ray si reca per la prima volta presso il chiosco Mc Dondald's, ordinando un hamburger: Ray è così sbalordito dalla velocità del servizio e dalla qualità del panino da voler parlare con Mac, uno dei due proprietari del chiosco, ottenendo da egli il permesso di entrare nella cucina. La scena permette di visualizzare tutti i cuochi all'opera, e al termine della medesima non può che rimanere suggestiva la frase di Mac, che riassume la grande efficiente macchina operativa:
«Voilà, un ottimo hamburger dalla griglia al bancone in 30 secondi»
Di seguito allego la scena sopra descritta:



Ecco il link del trailer del filmThe founder trailer