mercoledì 13 maggio 2020

STEP #15 LIMITI DELLO SVILUPPO

Il Rapporto sui limiti dello sviluppo è un testo che fu pubblicato nel 1972 da Donella Meadows, Dennis L. Meadows, Jorgen Rnders e William W. Behrens III.
Il rapporto predice le conseguenze della continua crescita della popolazione sull'ecosistema terrestre e sulla sopravvivenza stessa della specie umana e vuole denunciare il fatto che se il tasso di crescita della popolazione, della produzione di cibo, dell'inquinamentodell'industrializzazione e dello sfruttamento delle risorse sarebbe continuato inalterato, i limiti dello sviluppo sul nostro pianeta sarebbero stati raggiunti in un momento imprecisato ma entro i prossimi cento anni, col risultato di un declino catastrofico. Sarà finalmente possibile modificare i tassi di sviluppo e giungere ad una condizione di stabilità ecologica ed economica, solo quando le necessità di ciascuna persona sulla terra saranno soddisfatte e ciascuno avrà uguali opportunità di realizzare il proprio potenziale.
In uno scenario di queste dimensioni l'efficienza svolge un ruolo fondamentale nella lotta per la salvaguardia dell'ambiente, poiché si rivolge alla continua
 ricerca di mezzi che migliorino la qualità della vita del consumatore e che siano contemporaneamente ecosostenibiliOvviamente affinché siano considerate "scelte efficienti" devono avere un rendimento non indifferente rispetto alle risorse utilizzate, ed in generale essere modernizzate e migliorate rispetto alle versioni precedenti.
Veniamo a noi, "
Quanta energia solare potrebbe produrre il Sahara?", domanda alla quale si è cercato da molti anni di dare una risposta. E' noto che l'irraggiamento solare del Nord Africa è 3 volte superiore alla media europea al punto che basterebbe trasformarne una piccola parte in una "centrale solare" per coprire il fabbisogno europeo. 
Il tedesco Gerhard Kneis, esperto in fisica delle particelle, nel 1986 calcolò la quantità di energia necessaria per soddisfare il fabbisogno dell'umanità pensando di sfruttare l'energia pulita del Sole raccolta delle zone desertiche nel nostro pianeta.
Knies stimò che in sei ore i deserti di tutto il mondo ricevono più energia di quanto l'umanità ne consumi in un anno.

«Secondo il ricercatore, un'area di circa 28mila chilometri quadrati (poco più della Sicilia), se ricoperta di pannelli solari potrebbe produrre energia sufficiente alle esigenze europee, riducendo inoltre la necessità del Vecchio Continente di importare petrolio e gas da altri Paesi. L'attenzione, già da molti anni, si è ovviamente concentrata sul deserto africano del Sahara: talmente esteso che, se fosse una nazione, sarebbe la quinta più grande del mondo»
dalla rivista "Focus".
Chiaramente ci sono già stati progetti mirati all'estrazione di energia solare dal deserto del Sahara ed il più importante fu promosso nel 2009 dallo stesso Knies per realizzare entro il 2050 una vasta rete di campi di energia eolica e di pannelli solari in Medio Oriente e nel Nord Africa, ma si arenò pochi anni dopo  per i costi molto alti e per le complessità politiche e commerciali. Altri progetti sono ora in fase di studio o di realizzazione, ma sono comunque numerosi gli impianti di dimensioni relativamente contenute che già operano nel Sahara.

Il mega impianto solare del Marocco, costruito nel deserto del Sahara,
vicino alla città di Ouarzazate , la più grande centrale
solare termodinamica del mondo



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